Fai da piccolissimi abbiamo è un’attitudine naturale a formare relazioni di attaccamento con le figure genitoriali primarie, di solito con la madre. Se lo scambio e l’interazione tra la madre e il bambino, iniziato già durante la gravidanza e poi alla nascita con la nutrizione, il contatto, gli abbracci, la consolazione, gli scambi di sguardi… è buono e positivo, il bambino sentirà di poggiare su una “base sicura”, amorevole.Questa esperienza incide sulla formazione dell’identità adulta, sulla capacità di autostima, di potere personale e autonomia. La capacità di affrontare gli eventi in momenti critici e i cambiamenti dipenderà proprio dal senso di sé sviluppato nella prima fase della vita.
Se invece, come spesso accade, la relazione si è sviluppata in modo freddo e disfunzionale, non in sintonia con il bisogno del bambino, influenzerà negativamente lo schema affettivo - motorio e la sua capacità di sviluppare una personalità sicura; le stesse dinamiche dolorose dell’infanzia si ripresenteranno nelle relazioni future di amore, amicizia, fraterne, con i figli….
L’esperienza d’amore dà energia, gioia e voglia di vivere come nessun’altra esperienza umana. Non avere sperimentato le qualità essenziali dell’amore da bambini, da adulti crea difficoltà nella costruzione di relazioni soddisfacenti; il ripetersi di questa incapacità crea frustrazione, disistima, incapacità di riconoscere i nostri desideri, convinzione di non meritare l’amore, difficoltà a sostenere le separazioni, ci giudichiamo sentendoci in colpa, pensiamo di scegliere solo persone sbagliate e non abbiamo più fiducia in noi stessi.
Sentirsi “imbrigliati” in questi schemi relazionali – affettivi provoca una forte tensione sia fisica, che emotiva. I momenti di frustrazione e insoddisfazione diventano un punto di partenza alla ricerca di nuovi valori per la nostra vita. In questi frangenti aumenta di molto il desiderio di iniziare a costruire buone relazioni d’amore, di amicizia, filiali, ma al contempo aumenta la paura di disperdere o far fallire tutta la vitalità dell’inizio.
Sperimentare nuove vie permette di percepire i nostri desideri e fare scelte di valore per la nostra vita, lasciandoci condurre dal nostro senso etico, verso ciò che è buono per noi, secondo il nostro personale giudizio e la nostra responsabilità.
Possiamo imparare a vivere relazioni sane e nutrienti in cui non dobbiamo per forza vincere o soffocarci ma possiamo abbandonarci all’altro, considerando l’eventuale conflitto come una risorsa e diventando più consapevoli dei giochi di potere, delle pretese e dei fraintendimenti, imparando così a godere di una relazione di intimità profonda, ascolto, reciprocità, autenticità.
Il counselling a orientamento gestaltico fenomenologico aiuta a essere più consapevoli dei nostri bisogni e delle nostre dinamiche automatiche e ripetitive, ad allargare la visione del mondo, a riscoprire e utilizzare le nostre risorse creative, a ritrovare il contatto interrotto con le nostre emozioni, anche quelle più dolorose e, ponendo l’accento sulle risorse personali, sostiene la persona verso la saggezza organismica, la capacità di compiere scelte responsabili per essere donne e uomini liberi.ic qui per effettuare modifiche.
Se invece, come spesso accade, la relazione si è sviluppata in modo freddo e disfunzionale, non in sintonia con il bisogno del bambino, influenzerà negativamente lo schema affettivo - motorio e la sua capacità di sviluppare una personalità sicura; le stesse dinamiche dolorose dell’infanzia si ripresenteranno nelle relazioni future di amore, amicizia, fraterne, con i figli….
L’esperienza d’amore dà energia, gioia e voglia di vivere come nessun’altra esperienza umana. Non avere sperimentato le qualità essenziali dell’amore da bambini, da adulti crea difficoltà nella costruzione di relazioni soddisfacenti; il ripetersi di questa incapacità crea frustrazione, disistima, incapacità di riconoscere i nostri desideri, convinzione di non meritare l’amore, difficoltà a sostenere le separazioni, ci giudichiamo sentendoci in colpa, pensiamo di scegliere solo persone sbagliate e non abbiamo più fiducia in noi stessi.
Sentirsi “imbrigliati” in questi schemi relazionali – affettivi provoca una forte tensione sia fisica, che emotiva. I momenti di frustrazione e insoddisfazione diventano un punto di partenza alla ricerca di nuovi valori per la nostra vita. In questi frangenti aumenta di molto il desiderio di iniziare a costruire buone relazioni d’amore, di amicizia, filiali, ma al contempo aumenta la paura di disperdere o far fallire tutta la vitalità dell’inizio.
Sperimentare nuove vie permette di percepire i nostri desideri e fare scelte di valore per la nostra vita, lasciandoci condurre dal nostro senso etico, verso ciò che è buono per noi, secondo il nostro personale giudizio e la nostra responsabilità.
Possiamo imparare a vivere relazioni sane e nutrienti in cui non dobbiamo per forza vincere o soffocarci ma possiamo abbandonarci all’altro, considerando l’eventuale conflitto come una risorsa e diventando più consapevoli dei giochi di potere, delle pretese e dei fraintendimenti, imparando così a godere di una relazione di intimità profonda, ascolto, reciprocità, autenticità.
Il counselling a orientamento gestaltico fenomenologico aiuta a essere più consapevoli dei nostri bisogni e delle nostre dinamiche automatiche e ripetitive, ad allargare la visione del mondo, a riscoprire e utilizzare le nostre risorse creative, a ritrovare il contatto interrotto con le nostre emozioni, anche quelle più dolorose e, ponendo l’accento sulle risorse personali, sostiene la persona verso la saggezza organismica, la capacità di compiere scelte responsabili per essere donne e uomini liberi.ic qui per effettuare modifiche.