Stress da rientro vacanze
Per molti di noi il rientro al lavoro è accompagnato da una combinazione di irritabilità, ansia, calo di motivazione, difficoltà di concentrazione e sensazioni di vuoto. È ciò che gli anglosassoni chiamano “Post Vacation Blues”, una “sindrome da rientro” molto comune connessa allo stress causato dalla fine della vacanze e dal ritorno alla normalità. Questi “sintomi” durano generalmente qualche settimana, per poi risolversi da soli una volta rientrati a pieno regime nell’ottica della nostra vita quotidiana
La sindrome da rientro si presenta con sintomi quali ansia, insonnia, nervosismo,spossatezza eccessiva, leggera depressione. Spesso ci si sente incapaci di concentrarsi, fisicamente appesantiti, psicologicamente non pronti, schiacciati dal senso di responsabilità e dai compiti incombenti. Chi soffre di stress da rientro accusa quindi un malessere generale accompagnato da astenia, irritabilità e sbalzi d’umore repentini. Per evitare di imbattersi in questo tipo di stress è sufficiente seguire alcune semplici regole:
Per molti di noi il rientro al lavoro è accompagnato da una combinazione di irritabilità, ansia, calo di motivazione, difficoltà di concentrazione e sensazioni di vuoto. È ciò che gli anglosassoni chiamano “Post Vacation Blues”, una “sindrome da rientro” molto comune connessa allo stress causato dalla fine della vacanze e dal ritorno alla normalità. Questi “sintomi” durano generalmente qualche settimana, per poi risolversi da soli una volta rientrati a pieno regime nell’ottica della nostra vita quotidiana
La sindrome da rientro si presenta con sintomi quali ansia, insonnia, nervosismo,spossatezza eccessiva, leggera depressione. Spesso ci si sente incapaci di concentrarsi, fisicamente appesantiti, psicologicamente non pronti, schiacciati dal senso di responsabilità e dai compiti incombenti. Chi soffre di stress da rientro accusa quindi un malessere generale accompagnato da astenia, irritabilità e sbalzi d’umore repentini. Per evitare di imbattersi in questo tipo di stress è sufficiente seguire alcune semplici regole:
- Dormire molto e bene, evitando di passare dalle 8-10 ore di sonno del periodo vacanziero alle 6-7 che ci si concede al rientro. Eventuali problemi di insonnia vanno affrontati aiutandosi con un bagno caldo la sera o con una tisana.
- Abituarsi con gradualità, rientrando dalle vacanze alcuni giorni prima della fine delle vacanze per poter tornare senza un impatto brusco alle temperature e ai ritmi cittadini. Se possibile, anche il lavoro andrebbe ripreso gradualmente.
- Fare movimento, soprattutto se le ferie sono state "attive". Fare attività fisica infatti aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio.
- Seguire un’alimentazione corretta. Il cervello ha bisogno soprattutto di zucchero, perciò ben vengano, senza esagerare, i carboidrati semplici (saccarosio, miele, confetture, frutta) e quelli complessi (pane, pasta, riso e cereali). La melatonina contenuta nella buccia dei chicchi d'uva, ad esempio, può essere un valido aiuto all’umore.
- Stare alla luce del sole. Il passaggio dalla luce del sole in spiaggia a quella artificiale dell'ufficio può mettere sotto stress il corpo e la mente. Un consiglio: fare la pausa pranzo all'aria aperta.
- Essere ottimisti. Fare pensieri positivi aiuta a ritagliarsi degli spazi di riflessione e a spostare l’attenzione su cosa desideriamo e sulle nostre capacità.
- Prendersi delle pause frequenti di almeno 15 minuti ogni due ore per riattivare la circolazione e riposare gli occhi.
- Niente tecnologia a letto. Non tenere in camera da letto né computer, né cellulare, né televisione, perché il cervello potrebbe smettere di associare quella stanza al momento del sonno, considerandola alla stregua di un “prolungamento” del salotto.
- Tornare a scuola con gradualità. Dopo tre mesi di vacanza, per i bambini è ancora più importante tornare al ritmo della scuola gradualmente. Occorre dare al bambino il tempo di abituarsi alle lunghe ore che trascorrerà seduto.
- Concedersi un weekend di relax. Finché il tempo lo consente, dedicare il fine settimana al relax e alla famiglia come se le vacanze non fossero ancora finite, per ricaricarsi e iniziare al meglio la nuova settimana.
- Concentrarsi sugli aspetti positivi. Pensare a quello che ci piace del nostro lavoro (ad esempio rivedere colleghi ai quali siamo affezionati) può essere d’aiuto nel rendere più piacevole la ripresa lavorativa. È infatti noto che coloro che hanno un’attitudine positiva sono meno esposti a sviluppare problematiche lavoro-correlate, percepiscono di avere maggiori energie e si sentono generalmente più calmi e rilassati.
- Porsi una sfida. Mettere in agenda un seminario o un evento istruttivo al rientro aiuta a ritrovare la sensazione di avere uno scopo e, successivamente, un sentimento di crescita e soddisfazione, rendendo il lavoro più gratificante. Può rivelarsi una buona idea anche cimentarsi in attività nuove, come un corso di ballo, di lingua straniera o un nuovo progetto di volontariato. Anche una nuova attività connessa al lavoro ha i suoi benefici: iscriversi a un’associazione professionale o proporsi per far parte di un gruppo di progetto può essere fonte di motivazione e rinnovamento.
- Prendere in considerazione le prossime vacanze. Anche se sembrano lontane anni luce, prima di tornare al lavoro iniziare, se non a proprio a programmare, almeno a fantasticare sulle prossime vacanze ci farà sentire un po’meglio circa il rientro.
- Non prendere decisioni drastiche. E’ bene fare attenzione affinché il tono dell’umore basso causato dal la fine delle vacanze non interferisca nella presa di decisioni importanti. Se stiamo pensando di rassegnare le dimissioni o di concludere una relazione sentimentale, meglio riflettere ancora un po’ e attendere che il nostro stato emotivo si sia ristabilito.
- Ricordarsi delle vacanze aiuta a combattere lo stress. Se siamo stati in viaggio durante le ferie, è una buona idea prendere un ricordino da portare nel posto in cui lavoriamo; una fotografia o un piccolo oggetto possono aiutare a creare un ambiente di lavoro più sereno riportandoci a un ricordo felice nei momenti in cui ci sentiamo sotto pressione.
- Introdurre abitudini salutari. Cominciare la giornata con una colazione ricca e naturale (invece di trangugiare un caffè al volo), bere molta acqua e non abusare di the e caffè ci aiuterà ad acquistare l’energia necessaria a ricominciare. Approfittare inoltre delle ore di luce ancora lunghe per fare dell’attività sportiva divertente e che ci piace è poi sicuramente un ottimo modo per sentirsi ancora un po’in vacanza. Infine, è bene tenere a mente che la normale tristezza da rientro (da non confondere con uno stato depressivo vero e proprio) è temporanea. Dopo un paio di settimane tendenzialmente si riprende a sorridere alla vita quotidiana e si è pronti a riprendere le attività lavorative con produttività. Tale disagio se rimane entro certi limiti spazio-temporali, può essere considerato normale, in virtù del fatto che il riprendere le proprie attività, con i conseguenti ritmi e responsabilità assai diverse dal periodo di ferie, richiede all'individuo energie sia psicologiche che fisiche di riadattamento e di riavvicinamento ad organizzazione e progettualità di stampo lavorativo (e non solo). Se però il quadro sintomatologico della Sindrome da rientro permane non qualche giorno, ma per settimane e poi mesi, è opportuno rivolgersi ad uno specialista della salute mentale, per un analisi approfondita che rilevi possibili veri e propri problemi psicologici .