Disturbo da Alimentazione incontrollata
Il disturbo da alimentazione incontrollata (in inglese BED: Binge Eating Disorder) è stato descritto per la prima volta da Stunkard nel 1959.
Molti autori tuttavia non lo considerano un disturbo distinto, ma un sintomo associato all’obesità, oppure una variante della Bulimia Nervosa.
Epidemiologia
L’epidemiologia di questo disturbo non è del tutto conosciuta: si stima che esso riguardi una percentuale tra 7 e 10% di coloro che richiedono un trattamento per obesità, il 5% dei pazienti obesi in generale e il 3% della popolazione generale.
Il disturbo insorge nella tarda adolescenza o all’inizio dell’età adulta. Spesso segue una dieta dimagrante che ha determinato una notevole perdita di peso.
I sintomi
I sintomi del disturbo da alimentazione incontrollata sono molto simili a quelli della bulimia nervosa:
- Presenza di abbuffate ricorrenti;
- Le abbuffate sono associate ad almeno tre dei seguenti elementi:
Mangiare molto più velocemente del normale
Mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni
Mangiare molto cibo pur non avendo fame
Mangiare da soli
Provare sensazioni di disgusto verso di sé, sensi di colpa o depressione dopo l’abbuffata
- L’individuo prova sofferenza a causa dell’abbuffata;
- Dopo l’abbuffata l’individuo non ricorre, come nella bulimia, a condotte di eliminazione o di compensazione (come vomito, lassativi, attività fisica ecc.)
Dunque in questo disturbo non sono presenti diete restrittive, comportamenti compensatori e non è attibuito un valore eccessivo alla magrezza e alla paura di ingrassare come avviene negli individui con anoressia e bulimia.
Inoltre i pazienti con questo disturbo consumano una maggiore quantità di cibo sia durante le abbuffate che nella normale alimentazione.
Anche se ci sono aspetti differenti tra i vari tipi di disturbi alimentari (anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata e altri), è stato osservato, nella storia clinica di questi pazienti, che spesso i sintomi si alternano, per cui ad esempio un paziente può manifestare prima anoressia, poi disturbo da alimentazione incontrollata, poi bulimia, entrando in un circolo vizioso, finchè non chiede aiuto ad uno specialista, ed inizia il suo percorso verso la guarigione.
Il disturbo da alimentazione incontrollata (in inglese BED: Binge Eating Disorder) è stato descritto per la prima volta da Stunkard nel 1959.
Molti autori tuttavia non lo considerano un disturbo distinto, ma un sintomo associato all’obesità, oppure una variante della Bulimia Nervosa.
Epidemiologia
L’epidemiologia di questo disturbo non è del tutto conosciuta: si stima che esso riguardi una percentuale tra 7 e 10% di coloro che richiedono un trattamento per obesità, il 5% dei pazienti obesi in generale e il 3% della popolazione generale.
Il disturbo insorge nella tarda adolescenza o all’inizio dell’età adulta. Spesso segue una dieta dimagrante che ha determinato una notevole perdita di peso.
I sintomi
I sintomi del disturbo da alimentazione incontrollata sono molto simili a quelli della bulimia nervosa:
- Presenza di abbuffate ricorrenti;
- Le abbuffate sono associate ad almeno tre dei seguenti elementi:
Mangiare molto più velocemente del normale
Mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni
Mangiare molto cibo pur non avendo fame
Mangiare da soli
Provare sensazioni di disgusto verso di sé, sensi di colpa o depressione dopo l’abbuffata
- L’individuo prova sofferenza a causa dell’abbuffata;
- Dopo l’abbuffata l’individuo non ricorre, come nella bulimia, a condotte di eliminazione o di compensazione (come vomito, lassativi, attività fisica ecc.)
Dunque in questo disturbo non sono presenti diete restrittive, comportamenti compensatori e non è attibuito un valore eccessivo alla magrezza e alla paura di ingrassare come avviene negli individui con anoressia e bulimia.
Inoltre i pazienti con questo disturbo consumano una maggiore quantità di cibo sia durante le abbuffate che nella normale alimentazione.
Anche se ci sono aspetti differenti tra i vari tipi di disturbi alimentari (anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata e altri), è stato osservato, nella storia clinica di questi pazienti, che spesso i sintomi si alternano, per cui ad esempio un paziente può manifestare prima anoressia, poi disturbo da alimentazione incontrollata, poi bulimia, entrando in un circolo vizioso, finchè non chiede aiuto ad uno specialista, ed inizia il suo percorso verso la guarigione.